Catania: domande e risposte

si ringrazia la redazione di Senza Soste per l'articolo 
 
Catania: domande e risposte
Di Franco Marino

Mi rispondo ad alcune domande che in questi giorni verranno poste a chiunque affronti l'argomento. A me le aveva fatte un giornalista de Il Tirreno mentre facevo la spesa in Piazza Cavallotti ma siccome uscivano dal coro retorico di questi giorni, non le hanno pubblicate. Forse è inutile fare troppe analisi complesse su un fatto grave che ora darà adito a chiunque di dire di tutto e di più. Proviamo a darci delle risposte semplici anche perchè sennò va a finire che la morale a questo Paese la fanno Mosca e Biscardi.

1. Cosa ne pensi di quelli che hanno ucciso il poliziotto?

Ne penso male ma in ogni caso nè più e nè meno di quelli che tutti i giorni causano per sfruttamento o negligenza 3 morti sul lavoro con la differenza che in Italia i poliziotti e militari finiscono a pag.1 con il lutto nazionale e i lavoratori invece sono relegati a pag.6 declassati a problema dell'Inail.
Il mio pensiero va a chi è morto in maniera assurda e alla sua famiglia, non certo a tutti coloro che ora sfrutteranno questa morte per alimentare la retorica dell'eroe a 7 euro l'ora. Ce ne sono tanti eroi, anche senza divisa.


2. Cosa faresti per fermare questa violenza negli stadi?

La violenza è nella società, sempre che esista un concetto di società visto che nei paesi cosidddetti sviluppati non ne esiste più una. Siamo al tutti contro tutti come il sistema liberista ci ha insegnato. Lo stadio è solo un aspetto. E' il luogo pubblico di maggiore frequentazione dove le contraddizioni esplodono.
Sento parlare di modello inglese, di Stati Uniti, cioè le società più violente del "primo" mondo, e mi viene da ridere. Sono modelli che non hanno risolto il problema della violenza ma l'hanno dirottato verso altre forme e altri luoghi. Negli Stati Uniti una partita di basket costa 100 dollari, gli spettatori sono paffuti manager che alla partita si rilassano dopo aver mobbizzato e minacciato di licenziamento i propri dipendenti tutta la settimana. Perchè dovrebbero essere incazzati? Ricordo che al primo titolo NBA dei Chicago Bulls ci furono morti e feriti nei festeggiamenti nelle strade, lì era gratis. Nel caso specifico di Catania è difficile esprimersi perchè chi è stato laggiù ha sempre raccontato di una situazione al limite della legalità e di una certa complicità fra forze dell'ordine e tifosi. Dalla morte di Tonino Currò, tifoso del messina colpito da una bomba carta, a quella di venerdì sono successi tantissimi episodi con i catanesi come protagonisti tollerati.

3. Cosa ne pensi delle scritte sul muro de Il Tirreno?

Per quanto ne so io potrebbe essere stato anche un giornalista de Il Tirreno che è sceso dal palazzo e ha fatto le scritte così il giorno dopo fa il paginone con il solito minestrone che questa città…..bal…il disagio giovanile….le bande che imperversano……e almeno vende qualche copia in più.
Le scritte inoltre sono penose e sicuramente non l'ha fatte nessun gruppo organizzato. Chi mette il nome di Carlo Giuliani come vendetta fatta dai catanesi non sa nemmeno quello che scrive. Proprio i catanesi poi che fecero striscioni contro Carlo.
Quando a Genova polizia e carabinieri furono sorpresi a festeggiare la morte di Carlo Giuliani non ebbero la stessa pubblicità e le stesse prime pagine dei tg e dei giornali come hanno avuto tre scritte idiote fatte su un muro.

4. Secondo te è giusto fermare il campionato e farlo giocare a porte chiuse?

Chissà come è contenta Sky……… Con questa soluzione i padroni del calcio raggiungerebbero un triplice obiettivo: si laverebbero la coscienza riuscendo però a mandare avanti ugualmente il carrozzone calcistico perchè ormai il grosso delle entrate sono diritti tv e pubblicità e in più aumenterebbero la dose di dipendenza televisiva dell'italiano medio aiutandolo a diventare un consumatore provetto.

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